giovedì 18 settembre 2008

Ai "miei" tempi


L'altra sera si era a cena e si dibatteva di cartoni animati e vecchi telefilm. Qualcuno [classe 1980euntocco], ha nominato qualcosa dicendo "ai miei tempi" ed ho risposto "me lo ricordo". Dopo un po' la Vi [classe chiedeteloalei] è spuntata anche lei con un "ai miei tempi" ed ho risposto "me lo ricordo". Al che qualcuno mi ha guardato storto e la Vi...


Vi: Si, lo fa sempre. Anche quando un vecchietto in negozio si mette a parlare della sua gioventù il Nino dice che se li ricorda quei tempi.
Nino: Mica è colpa mia se sono tutti "i miei tempi"! :-D


Battute a parte ho sempre dato molto peso ai racconti delle gente, ho sempre assorbito molto le sensazioni che i racconti sanno trasmettere. Se la storia è bella, i luoghi riesco a farli miei ed il narratore è bravo quella storia diventa mia al pari o più di ricordi di cose fata da me ma distrattamente e senza voglia. Il valore del racconto e la sua lenta scomparsa man mano che la gente che lo ricorda muore mi ha sempre fatto trovare più triste la morte di un anziano che magari è l'ultimo a sapere qualcosa che quella di un giovane che tanto i suoi ricordi sono presenti in moltissime copie. Alla fine non vedo perchè la regola "personale non è sinonimo di importante" non sia applicabile anche per i ricordi. ;-)

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