mercoledì 11 giugno 2008

L'arte del vino


Stranamente una delle uscite per cantine del QMan coincideva con la mia presenza in Padania. Come non approfittare della cosa? :-P Ci si organizza, ci si trova con il rappresentante nel luogo stabilito e si parte. Lui in macchina con altri clienti e noi dietro sulla QCar. Dopo alcuni chilometri il dubbio...


Nino: Ma per andare a Gavi da che parte pensavi di passare?
QMan: Prendere la Genova ed uscire a Serravalle. :-)
Nino: Ah, ecco. ^^
QMan: Perché?
Nino: Perché stiamo andando verso Torino... ^^;


Tra congetture, ricordi di mezze frasi del rappresentante ed aiuti tecnologici arriviamo alla conclusione che chi ci ha proposto il giro aveva capito male: la visita non aveva lo scopo di provare i freschi Gavi di Villa Sparina ma puntava a provare i prodotti de La Spinetta...


Nino: A saperlo mentre aspettavamo potevamo entrare a prendere un panino per fare fondo.
QMan: Si, anche se era meglio vedere se avevano già messo su i polli allo spiedo. :-P


Continuiamo per altri 20 minuti e passiamo l'uscita, al che il dubbio torna...


Nino: nuove ipotesi? :-P
QMan: No, quando arriviamo vediamo. :-D
Peccato che ci infilaimo in una strada anonima, poi in una stradina sterrata anonima, poi in un cancello anonimo, poi lungo un vialetto anonimo e per finire in un cortile anonimo.
Nino: Possibile che quelli del vino sono tutti egocentrici e l'unico che non ha fuori neanche un logo lo dovevamo beccare stavolta? :-P
QMan: Tu sta sul vago, dovranno presentarsi! :-D


Scopriamo alla fine che siamo si da Rivetti, ma nella cantina nuova. Scopriamo che la "veloce degustazione" comprende 4 bianchi, 2 barbere, 3 baroli e uscite estemporanee di altri produttori invitati che, ovviamente, sono arrivati con un paio delle loro bottiglie. Ovviamente non si può fare una cosa del genere a stomaco vuoto e quindi il tutto é stato accompagnato da 10-12Mcal di prodotti tipici piemontesi fatti in casa dalla sorella del produttore.


Vi risparmio i complimenti all'accoglienza ed alla qualità del vino [entrambi eccelsi], e vi risparmio i commenti alle facce di ristoratori e produttori esperti che dopo 1 ora di conversazione stentano a credere che io non sia del settore. Vi faccio solo notare il pregevole particolare delle etichette dei prodotti fatte utilizzando delle opere di Dürer. Mi pare giusto visto che in fondo il vino é un'arte. ;-)


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