giovedì 29 luglio 2004

Holidays is what you make of them!


C'è gente che non vede l'ora di andare al mare, in montagna, lontano dall'ufficio, dai suoceri, dai vicini... Io stamattina mi sono accorto quanto mi mancano le mie giornate estive da bambino a gironzolare per casa quando ho visto la programmazione dell'estate di La7:

E se qualcuno ha il coraggio di chiedere di che cosa sto parlando si vergogni!


mercoledì 28 luglio 2004

Se e solo se [...oppure SSE, come preferiscono abbreviarlo i matematici...]


Se non mi fossi dovuto svegliare all'alba...
se non avvessi avuto una giornata movimentata...
se non mi fossi ritrovato dopo cena con il collo broccato dagli spifferi del treno...
se il colpo di sonno non mi avesse colpito all'alba delle 9 di sera...


ALLORA


mi sarei potuto guardare con calma le puntate di "Voyager" e poter dire al mondo di averne vista almeno una per intero...
mi sarei potuto esaltare guardando Mancini [...che in preda agli effetti di alcool e stupefacenti...] mandava in campo una squadra di primavera migliore dell'Inter a cui siamo abituati...
mi sarei potuto concedere uno dei classici della comicità all'italiana...


INVECE


mi sono visto la sigla di Star Trek e poi mi sono addormentato...
mi sono risvegliato per vedere Totò fare la mitica scena della "commare"e poi mi sono riaddormentato...
mi sono risvegliato per vedere i rigori della "TIM Cup" e sono andato a letto a dormire avendo il dubbio che forse ero stanco.









lunedì 26 luglio 2004

Pranzo di un giorno di mezz'estate


In settimana il Benjo [...eccelso cuoco, nonchè genitore del QMan...] guarda nel congelatore e scopre di avere ancora li un pezzettino di cinghiale, 2 fagiani ed una pernice [...tutti hanno sempre una pernice in casa per le emergenze!  ...]. Decide quindi di organizzre un tipico pranzo estivo. Ci ritroviamo quindi ieri per questo piccolo spuntino intimo: 16 invitati, se si esclude il nipotino del QMan che ha 10 mesi [...anche se guardava già con un certo interesse il vassoio degli affettati  ...]. La cosa si protrae sino alle 4 e mezza del pomeriggio tra antipasti, cacciagione con i funghi, brasato di cinghiare e bottiglie di rosso. Sbrogliata la tavola e data la merenda al piccolo torno verso casa a fare qualche lavoretto. Non so se sarà stato il caldo o il vino o la digestione, ma stavo per addormentarmi con la testa nel contenitore con il cibo dei canarini.


venerdì 23 luglio 2004

Il nemico alle porte


Quando il destino vuole che qualcuno, per sbaglio, chiuda a chiave la porta del lab non bisogna buttare questo aiuto dal cielo ed andare ad aprire...  La storia la tralascio perchè noiosa. La considerazione però mi ha riportato alla mente un vecchio film di Billy Wilder con Jack Lemmon del '72. Il titolo italiano é "Cosa é successo tra tuo padre e mia madre.", mentre quello originale era "Avanti!" ed il sottotitolo recitava appunto "When someone knocks at your door and says "Permesso?", be careful before you say... "



"Wendell Ambruster è un ricco e intraprendente uomo d'affari. Dopo la tragica scomparsa del padre, morto in un incidente stradale, si reca ad Ischia per ritirare la salma. Sul posto fa la conoscenza di una graziosa londinese, Pamela Piggott, anche lei sull'isola per ritirare il corpo della madre. I due scoprono ben presto che i rispettivi genitori erano in realtà amanti. Una relazione che durava da anni. I due innamorati si erano dati appuntamento ad Ischia proprio per festeggiare il loro anniversario. Il ritiro delle salme però si fa più lungo del previsto. Tra lentezze burocratiche, ricatti e sparizione dei cadaveri la vicenda si fa sempre più ingarbugliata. E nella confusione generale Wendell e Pamela trovano il tempo di innamorarsi. Alla fine riescono a fare in modo che i propri genitori riposino vicini per l'eternità in quell'isola che ha visto sbocciare un nuovo e felice amore."


Commedia brillante, moto carina, incentrata su equivoci e macchiette dell'Italia degli anni 60-70 come era vista dai turisti stranieri. "Italy is not a country, it's an emotion!", dice la bionda protagonista della storia ad un certo punto. Unico difetto forse il dilungarsi in alcuni punti che porta il film a durare 140 minuti, forse un pochino troppo per una commedia.

giovedì 22 luglio 2004

Luglio, andiamo. É tempo di migrare.


Parafrasando il poeta, in questa stagione di villeggianti e code al telegiornale [...io dal vivo non ne trovo mai una...  ], ci accingiamo a salutare il nostro svedese che ci lascia. Abbandona i 36 gradi della bassa per tornare ai 16 della sua terra natia [...mamma mia che invidia. Un posto dove si può fare polenta ed alce tutto l'anno! ]
Oggi, come ultimo saluto e per fare un ripassino di cultura italiana, si fa merenda con "Vin Santo e Cantucci". Come sempre, quando abbiamo un ospite straniero, facciamo in modo che ci lasci sapendo che l'italia non é solo "mafia, pizza e mandolino", ma anche vino, polenta, brasato, pizoccheri, amari, grappe, salumi, etc.



Questa é la foto della facciata delle sua "piccola" università di provincia!


lunedì 19 luglio 2004

Sperando di non gufare


Pensando a tutti quelli in vacanza o che stanno per partire posto questo pezzetto carino arrivatomi via mail qualche tempo fa, sperando di non portare male.


La seguente corrispondenza si è svolta fra la direzione di un hotel di Londra e un suo cliente (tramite quei messaggi che si possono lasciare alle cameriere che si occupano della stanza); alla fine, il direttore dell'hotel l'ha spedita al Sunday Times che l'ha pubblicata.

Cara cameriera di stanza,
Vi prego di non lasciarmi più le piccole saponette sul lavabo del bagno; mi sono portato dietro il mio sapone personale. Vogliate dunque riprendervi le 6 piccole saponette ancora fasciate che si trovano ora sul lavabo, e le 3 che si trovano nella doccia perché mi danno ingombro.
Grazie S. Berman

Caro cliente della camera 635,
Io non sono la cameriera titolare della vostra camera; quella tornerà giovedì, dopo il suo giorno di riposo. Ho tolto le 3 saponette dell'hotel che si trovavano nella doccia come voi avete chiesto. Quanto alle altre 6 che si trovano sul lavabo e che vi ingombravano, io le ho messe sulla scatola dei fazzoletti di carta nel bagno, nel caso cambiaste idea. Poi ho lasciato 3 saponette dentro l'armadietto dello specchio del lavabo, perché le istruzioni dell'albergo sono quelle di lasciare quotidianamente 3 saponette nelle stanze da bagno.Sperando di avervi soddisfatto
Kathy, cameriera di stanza

Cara cameriera di stanza,
io spero che VOI siate la mia vera cameriera di stanza. Mi pare che Kathy non vi abbia riferito ciò che le ho detto riguardo alle saponette dell'hotel. Quando sono rientrato in camera stasera, ho visto che voi avete aggiunto 3 saponette sul mio lavabo. Io devo trascorrere 15 giorni in questo hotel, e quindi mi sono portato dietro il mio sapone personale. E' per questo che non ho bisogno delle 6 piccole saponette che si trovano sul lavabo. Mi ingombrano quando mi rado, quando mi lavo i denti, ecc. Vi sarò riconoscente se le porterete via.
S. Berman

Caro M. Berman,
Il mio giorno di riposo è il mercoledì. Questo spiega perché mercoledì la cameriera della stanza che mi sostituiva ha lasciato le 3 saponette regolamentari che la direzione dell'hotel ci raccomanda di lasciare ogni giorno nei bagni. Io ho tolto le 6 saponette che vi ingombravano sul lavabo, e le ho messe nel portasapone della doccia, dove si trovava già il vostro sapone personale. Così ho messo il vostro sapone nell'armadietto dello specchio. Non ho ritirato le 3 saponette complementari offerte dall'hotel, e le ho messe anch'esse nell'armadietto. La vostra cameriera di stanza incaricata,
Dotty

Caro M. Berman,
L'assistente del Direttore, M. Kensedder, m'ha detto ieri che voi eravate scontento del servizio della vostra cameriera di stanza. Ve ne ho dunque affidata un'altra. Spero vogliate accettare le nostre scuse per il disturbo che vi è stato causato. Se avrete delle altre lamentele, non esitate a farmele personalmente. Potrete telefonarmi all'interno 1108, entro le 8h00 e le 17h00. Grazie
Elaine Carmen Concierge.

Cara Madame Carmen,
Mi è impossibile contattarvi per telefono dopo il lavoro. Poiché parto da qui alle 7h45 e non rientro mai prima delle 17h30-18h00, voi comprenderete che mi è più facile parlare con l'assistente del direttore, M.Kensedder. Io avevo dunque contattato M. Kensedder per parlargli del problema delle saponette d'hotel: La nuova cameriera di stanza che mi è stata data, ha dovuto pensare che ero un nuovo cliente appena arrivato perché ha, anche lei, messo 3 saponette nel mio armadietto del bagno oltre le 3 lasciate quotidianamente nei bagni e che lei ha posato sul portasapone della doccia. Faccio notare che in 5 giorni passati nel vostro hotel, io ho accumulato 24 saponette! Perché mi perseguitate così?
S. Berman

Caro M. Berman,
abbiamo detto alla vostra cameriera di stanza Kathy di non lasciarvi più saponette, e di togliere tutte quelle lasciate nel vostro bagno dalle cameriere precedenti. Per qualunque problema, non esitate a telefonarmi all'interno 1108 tra le 8h00 e le 17h00. Grazie.
Elaine Carmen, Concierge

Caro Mister Kensedder,
ogni saponetta del bagno è stata portata via, compreso il MIO sapone personale! Sono rientrato molto tardi ieri sera, e sono stato obbligato a chiamare il portiere di notte, il quale mi ha portato 4 piccole salviette profumate per lavarmi...
S. Berman

Caro M. Berman,
ho parlato con il nostro concierge, Elaine Carmen, del vostro problema del sapone. Io non mi spiego come sia possibile che voi non abbiate più sapone nel vostro bagno, quando le nostre cameriere hanno precise istruizioni di lasciare sistematicamente 3 saponette d'hotel ogni volta che puliscono la stanza. Il problema deve essere immediatamente risolto. Vogliate accettare le mie scuse per il disguido.
Martin L. Kensedder
Assistente del Direttore

Cara signora Carmen,
Chi ha potuto lasciare 54 saponette nel mio bagno? E' ciò che ho trovato rientrando ieri sera nella mia stanza! Io non ho alcun bisogno di 54 saponette d'hotel. Al contrario, gradirei molto recuperare il mio sapone personale e il suo portasapone scomparsi. Restituitemeli: è tutto quello che vi chiedo.
S. Berman

Caro Mr. Berman,
Voi vi siete lamentato di avere troppo sapone nel vostro bagno, e allora vi è stato levato. Poi voi vi siete lamentato con mister Kensedder che i vostri saponi erano scomparsi; allora io ho rimesso a posto personalmente le 24 saponette che vi erano state portate via e le 3 saponette che come cliente avete diritto di ricevere quotidianamente. Evidentemente la vostra cameriera di stanza Kathy non sapeva che voi usavate il vostro sapone, allora anche lei ha riportato 24 saponette più le 3 quotidiane. Non capisco dove abbiate sentito dire che l'hotel mette a disposizione dei clienti dei portasaponi. Però io ho ugualmente, per accontentarvi, trovato per voi un porta sapone in avorio che ho lasciato nella vostra stanza da bagno.
Elaine Carmen

Cara signora Carmen,
Vi allego questa piccola nota per tenrvi aggiornata dell'ultimo inventario in corso. Ad oggi, io dispongo di: Sul lavabo, sotto l'armadietto dello specchio: 18 saponette immagazzinate in 4 pile da 4 e una pila da 2. Sulla scatola dei Kleenex: 11 saponette in 2 pile da 4 e una pila de 3. Sul comodino: 3 salviettine profumate 8 saponette in 2 pile da 4, e 4 portasaponi in avorio. Nell'armadietto sul lavabo: 14 saponette in 3 pile da 4 e 1 pila da 2. Nel portasapone della doccia: 6 saponette, ora molto consumate. Sul lato nord-est del piatto della doccia: 1 salviettina profumata, già utilizzata. Sul lato nord-ovest del piatto della doccia: 6 saponette in 2 pile da 3. Vorrei chiedere a Kathy di assicurarsi, ogni volta che ella rifarà la mia stanza, che le pile delle saponette siano ben in ordine e perfettamente spolverate. Voglio anche avvertirla che le pile composte da un numero di saponette superiori a 4 hanno la tendenza a crollare spontaneamente. Mi permetto di suggerirvi di usare il davanzale della finestra della mia camera come futuro supporto delle saponette, avendo notato che non è stato ancora utilizzato. Infine un'ultima cosa; ho comprato un altro sapone con il suo portasapone. Per evitare nuovi malintesi, ho depositato questo equipaggiamento nella cassaforte dell'hotel.
S. Barman


















































Priscilla, la regina del deserto.


Mi hanno passatto il link al sito per scoprire il tuo nome da Drag Queen. Con il mio é uscito Leia, mentre inserendo Nino ho ottenuto Cha-Cha Heels.


domenica 18 luglio 2004

Agricols Inside


Forse ha ragione la Vi ed allora io e Zetag siamo gente di campagna e non capiremo mai il piacere di essere trendy e quindi: avere delle nevrosi, andare dallo strizzacervelli ed avere un armadietto con gli antidepressivi invece del mobile bar. Comunque, come diceva Oscar Wilde:


La moda e' una forma di bruttezza cosi' intollerabile che siamo costretti a cambiarla ogni sei mesi.


Allora io preferisco la campagna, in una bella giornata estiva come oggi. E non serve neanche affaticarsi a descriverla, posso riciclare un pezzo tratto da Don Camillo di Giovannino Guareschi, tanto la campagna non cambia con le mode, non ne ha bisogno. Basta saperla guardare per vederla sempre differente


Fra l'una e le tre dei pomeriggi d'agosto, il caldo, nei paesi affogati dentro la meliga e la canapa, è roba che si vede e si tocca. Quasi uno avesse davanti alla faccia, a una spanna dal naso, un gran velo ondeggiante di vetro bollente. Passi un ponte e guardi giù, dentro il canale, e il fondo è secco e tutto screpolato, e qua e là si vede un pesce morto. Quando dalla strada sull'argine guardi dentro un cimitero ti pare di sentir crepitare sotto il sol battente le ossa dei morti. Poi, arrivati all'argine grande, ecco il fiume vasto, deserto, immobile e silenzioso, e più che un fiume pare il cimitero delle acque morte.

martedì 13 luglio 2004

Casa é... dove punta i tuo browser.


Torna l'ormai collaudato concorso a premi passivo per chi manda a naufragare più naviganti sul mio blog . Eccovi la classifica di maggio e giugno.



































































ehvvivi.splinder.it179
comgas.clarence.com151
esh.iobloggo.com58
maturodapoco.iobloggo.com24
sefosse.splinder.it24
omiodiosonomamma.splinder.it23
blackdhalia.splinder.it16
amnesia.splinder.it13
joyx.splinder.it11
farfalladirose.splinder.it10
drakesky.splinder.it7
settore4cfila72posto35.splinder.it5
domusaurea.splinder.it4
lapiccolafiammiferaia.splinder.it4
sysadmin.splinder.it4
parme.splinder.it3
webbina.splinder.it3
vitadasingle.splinder.it2
yrem.splinder.it2
crisulina.splinder.it1
zero1.splinder.it1

I proverbi: la saggezza dei popoli


Rendevouz per il Country Happy Hour. Il Rebus e signora sono mandati in avanscoperta per prendere il tavolo. Io ed il QMan andiamo invece al Mac per recuperare gli altri. Arriviamo in anticipo di qualche minuto [...evento storico...  ] e ci accorgiamo che l'enoteca li di fianco fa, stranamente, apertura domenicale.


QMan: Guarda! Sono aperti anche oggi.
Nino: Avevo letto qualcosa sul giornale. Dovrebbero fare anche una degustazione di Pinot Nero.
QMan: Quasi quasi... mentre aspettiamo... [...con tono interessato... ] Tanto se arrivano ci aspettano 5 minuti.
Inizio a dirigermi verso l'enoteca ed intanto comincio a trafficare con il cellulare.
QMan: Dove vai?
Nino: In enoteca.
QMan: Ed il telefono?
Nino: Mando un messaggio "Siamo in enoteca. Quando arrivate fate uno squillo che usciamo".
QMan: ...mmm...
Nino: Che c'è?!?
QMan: Pensavo...
Nino: Cosa?
QMan: Tira più un tappo di sughero che un pelo di ____














giovedì 8 luglio 2004

Come i postman!


La squadra é pronta, il mezzo controllato, il percorso definito, le tappe decise. Domani si parte per 2 giorni per il giro delle cantine dell'Alto Adige. La prendiamo tranquilla, con tutta calma: partenza alle 6 domattina!  Ci spingerà il motto dei postini americani:

Neither snow, nor rain, nor heat, nor gloom of night stays these courageous couriers from the swift completion of their appointed rounds.
Ne' neve, ne' pioggia, ne' calore, ne' oscurita' della notte trattiene questi coraggiosi corrieri dal rapido completamento del loro giro.



P.S. - Ammetterete che anche lui da l'idea di averci dato dentro con l'alcool.



Il Far West del dottorato.


Sottotitolo: "Vorrei un lasciapassare A38!"


Lunedì mi accingo a dare l'esame come richiesto da regolamento. Mi sorge un dubbio: non avendo più un libretto, cosa devo fare per farmi certificare il superamento dell'esame? Forse se non mi ponevo la domanda era meglio.




  • Vado in centro [...metendoci una buona mezzoretta a cercare parcheggio.  ] all'Ufficio Dottorandi per scoprire che hanno spostato l'ufficio a 50 metri da me.

  • Vado allora nel nuovo ufficio e chiedo "C'è un modulo per l'esame?" ed ottengo come risposta "Dovete dare un esame? Non lo sapevo, provi a chiedere al responsabile."

  • Il responsabile, inizialmente, é molto più rassicurante. "Si, ci vuole un modulo. Li ritiro io, ma non so chi li distribuisca. Provi a chiedere in segreteria."

  • La segretaria prova a rifilarmi il modulo per la tesi e poi, visti i miei dubbi e le sue lacune, decide di spedirmi in presidenza.

  • In presidenza mi guardano come un alieno e vengo gentilmente invitato ad andare dal responsabile.
Ammetto a questo punto la sconfitta e decido di fare finta di non essermi mai posto il problema.


domenica 4 luglio 2004

There's nothing like carása


É strano essere nella propria terra, ad un tiro di sputo da casa, ed avere problemi di comunicazione. Ovviamente i programmi sono saltati ed io sono finito a fare il fuochista con il Rebus. Stiamo piazzando l'attrezzatura ed ogni tanto chiediamo attrezzi e materiale. Tutto procede bene fino a quando, per fare la base della brace chiediamo un "plató". Dopo essere stati guardati come degli alieni, spieghiamo che vorremmo una cassetta della frutta. Il fuoco procede a passiamo a mettere della legna; al che il Rebus pronuncia "There's nothing like carása", guardando soddisfatto il fuoco che arde, e ci accorgiamo che la gente si é blocca per capire carása. Dio benedica "tre uomini ed una gamba" per avermi sdoganato cadrega, almeno quella non devo più tradurla.


Gran menzione dell'Associazione Culturale Enogastronomica "Mangiuma me i gnüt" al primo che risponde esattamente alla domanda "Cos'è una carása ?"